THE BRADIPOS IV
14-04-2005Home
Per chi bazzica nell’underground italico certo non sarà un nome nuovo quello dei Bradipos IV; per chi non li ha mai sentiti nominare un gruppo da annotare, sicuramente, sul taccuino. Attivi da più di una decina di anni il combo casertano si è sempre distinto nel circuito indipendente per la sua indiscussa capacità di reinterpretare in maniera personale la surf music. Perchè è questo che suonano i quattro di Caserta, surf strumentale, dalle atmosfere suggestive e dal retrogusto lo-fi (si potrà ancora pronunciare la parola dopo l’ottima produzione di questo disco??).
Lasciate alla spalle la grande attività live, contributi a compilazioni, ep, split, nonchè collaborazioni con il grande schermo (la loro “Mad Samoan” compare nella colonna sonora de “l’imbalsamatore” di Matteo Garrone) i nostri tornano con questo nuovissimo “Surf Session”, disco maturo, capace di blandire l’ascoltatore, oltrepassando i limiti di genere in virtù di qualità compositive al di sopra della media.
I nostri sanno alternare a piacimento le influenze più disparate, passando da classiche canzoni surf a infuocati rock and roll, senza mai tralasciare la predilizione per la melodie, che sgorga fluente dalla strumentazione vintage chei i Bradipos IV prediligono.
E se l’inizio con la stupenda “Beach Grave” non può che conquistare, le quotazioni rimangono alte con gli spaghetti-western serviti in spiaggia di “A Fist Full of Dollars”, fascinosa reinterpretazione del classico morriconiano. Per non parlare delle infiltrazioni delle infiltrazioni rock and roll come nella stupenda “She Devil’s Curse” (che qualcuno la smetta di fare agitare il mio fondoschiena!!!) o il dilatato acquerello di “King of Sloths” e lo stupendo vortice sonoro di “Hey !”.
Un disco eccellente, capace di spaziare tra registri differenti, tutti estremamente coinvolgenti (ultima doverosa citazione per “A Night On the Vesuvius”, dalle spiccate tinte ispaniche e impreziosita dalla tromba malinconica di Marino Sorrentino). Un disco ottimamente prodotto e confezionato, per una delle migliori band dell’underground italiano.
E poi quella dedica nel booklet a Joey, Johnny e Dee Dee......